Presentazione
Come vedremo nelle prossime pagine, per molti anni la disputa sulla paternità del telescopio si basò solo su vaghe testimonianze. Il primo ad esibire un documento manoscritto (anche se una copia) citante un "cannocchiale" fu il celebre fisico e astronomo olandese Christiaan Huygens nel 1682; dopo di lui, bisognerà aspettare gli importanti ritrovamenti negli archivi dell’Aia fatti dal fisico e astronomo olandese Jan Henrik van Swinden. I suoi studi furono ripresi e ampliati da Gerrit Moll (1785-1838) in {A-0070.0003a.0000.18310000-0103_0209} "Geschledkundig onderzoek ... Van Swinden zamengesteld", Nieuwe verhandelingen ... , 1831, pp. 103-209 ➤
Moll ne pubblicò un riassunto in inglese: “On the First Invention of Telescopes ... ”, Journal of the Royal Institution of Great Britain:
prima parte {A-0048.0001_.0002.18310200-0319_0332} Vol. 1, February, 1831, pp. 319-332 ➤
seconda parte {A-0048.0001_.0003.18310500-0483_0496} May, 1831, pp. 483-496 ➤ .
Alcuni importantissimi documenti storici di Middelburg furono rivelati nel libro {B-0055.00_.1906} “De uitvinding der verrekijkers” (1906) , scritto da uno storico delle matematiche, Cornelis de Waard. Il suo libro è uno scrigno di informazioni, pieno di trascrizioni da libri e manoscritti. L'autore ne scrisse un breve riassunto in francese, pubblicato in due parti sulla rivista belga Ciel et Terre, vol. 28 (1907):
prima parte {A-0223.0028_.0000.19070000-0081_0088} pp. 0081-0088 ➤
seconda parte {A-0223.0028_.0000.19070000-0117_0124} pp. 0117-0124 ➤ .
L'importanza di quest'opera crebbe dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Purtroppo, la città di Middelburg fu devastata dal bombardamento della Luftwaffe tedesca nel 1940, e anche gli archivi comunali andarono distrutti, con la perdita (fra l'altro) degli originali tanto faticosamente ritrovati e trascritti da de Waard. Grazie al libro, almeno ci resta la trascrizione.
Un altro grande contributo allo studio della storia della scoperta del telescopio fu dato dal saggio di Albert van Helden {A-0069.0067_.0004.19770600-0005_0067} “The Invention of Telescope”, Transactions of the American Philosophical Society (new series), vol. 67, no. 4 (June 1977). L'autore usò la sua padronanza di olandese, inglese, latino e italiano per proporre al pubblico internazionale per la prima volta la traduzione inglese di molti importanti documenti (fra cui una selezione di quelli pubblicati da de Waard).
I capitoli elencati in questa pagina dapprima raccontano le vaghe notizie di esperimenti con lenti e specchi compiuti prima della prima comparsa documentata del cannocchiale. Poi riassumono le ricostruzioni sull'invenzione di questo strumento, inizialmente basate solo su voci non documentate, fino a quando non furono scoperti documenti manoscritti dell'epoca.
Moll ne pubblicò un riassunto in inglese: “On the First Invention of Telescopes ... ”, Journal of the Royal Institution of Great Britain:
prima parte {A-0048.0001_.0002.18310200-0319_0332} Vol. 1, February, 1831, pp. 319-332 ➤
seconda parte {A-0048.0001_.0003.18310500-0483_0496} May, 1831, pp. 483-496 ➤ .
Alcuni importantissimi documenti storici di Middelburg furono rivelati nel libro {B-0055.00_.1906} “De uitvinding der verrekijkers” (1906) , scritto da uno storico delle matematiche, Cornelis de Waard. Il suo libro è uno scrigno di informazioni, pieno di trascrizioni da libri e manoscritti. L'autore ne scrisse un breve riassunto in francese, pubblicato in due parti sulla rivista belga Ciel et Terre, vol. 28 (1907):
prima parte {A-0223.0028_.0000.19070000-0081_0088} pp. 0081-0088 ➤
seconda parte {A-0223.0028_.0000.19070000-0117_0124} pp. 0117-0124 ➤ .
L'importanza di quest'opera crebbe dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Purtroppo, la città di Middelburg fu devastata dal bombardamento della Luftwaffe tedesca nel 1940, e anche gli archivi comunali andarono distrutti, con la perdita (fra l'altro) degli originali tanto faticosamente ritrovati e trascritti da de Waard. Grazie al libro, almeno ci resta la trascrizione.
Un altro grande contributo allo studio della storia della scoperta del telescopio fu dato dal saggio di Albert van Helden {A-0069.0067_.0004.19770600-0005_0067} “The Invention of Telescope”, Transactions of the American Philosophical Society (new series), vol. 67, no. 4 (June 1977). L'autore usò la sua padronanza di olandese, inglese, latino e italiano per proporre al pubblico internazionale per la prima volta la traduzione inglese di molti importanti documenti (fra cui una selezione di quelli pubblicati da de Waard).
I capitoli elencati in questa pagina dapprima raccontano le vaghe notizie di esperimenti con lenti e specchi compiuti prima della prima comparsa documentata del cannocchiale. Poi riassumono le ricostruzioni sull'invenzione di questo strumento, inizialmente basate solo su voci non documentate, fino a quando non furono scoperti documenti manoscritti dell'epoca.
§ {A-0048.0001_.0002.18310200-0319_0332} {A-0048.0001_.0003.18310500-0483_0496} {A-0069.0067_.0004.19770600-0005_0067} {A-0070.0003a.0000.18310000-0103_0209} {A-0223.0028_.0000.19070000-0081_0088} {A-0223.0028_.0000.19070000-0117_0124}
§ {B-0055.00_.1906}
§ I22632 I05741 I08467 I12120 I22629
§ {B-0055.00_.1906}
§ I22632 I05741 I08467 I12120 I22629